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Cari confratelli,

tra pochi giorni si celebra la Pasqua, il giorno della rinascita.

Cade in primavera, quando la natura si veste di una fioritura che anticipa e promette una esplosione di vitalità; anche mentalmente siamo indotti a progettare nuove iniziative, attività, vacanze.

Inutile però sottolineare che siamo costretti a osservare il rinnovarsi festoso del ciclo naturale, mentre perdurano nella società le restrizioni e le limitazioni che ci intristiscono.

Ma il senso religioso della festa che dopo la passione di Nostro Signore ci mostra la prospettiva di una Resurrezione luminosa, ci indica, oltre le sofferenze presenti, oltre ogni singolo dolore, una speranza che non trema, e dà senso e valore a ogni nostra piccola azione compiuta in suo nome.

Vi ringrazio per quello che fate,

 

                                                                                         il provveditore